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  Le Piazze
 

PIAZZA PAOLO VI

L’aspetto attuale della piazza risale al XVIII secolo ed è il risultato di una lunga stratificazione storica, iniziata in epoca romana.
Sul lato ovest della piazza si trovava il battistero di S. Giovanni (615), abbattuto nel 1625, di cui rimane una formella tonda con la testa del santo, immurato nella casa posta di fronte al Duomo Nuovo. Al centro dello stesso edificio, spicca un portico in pietra, sormontato da una trifora gotica, dell’antico palazzo dei Camerlenghi, residenza del sovrintendente visconteo alle munizioni.
Al centro della piazza sorgono due fontane del XVIII sec.: a nord quella con la statua di Minerva, opera di Cignaroli ed a sud la copia di quella del Calegari con la statua di Brescia armata.
Sul lato est spiccano tre degli edifici più importanti della città: il Duomo Nuovo, il Duomo Vecchio o Rotonda ed il Palazzo del Broletto (vedi itinerario n. 1 della guida)

 

 
 
pavimentazione liscia e marciapiedi a raso o con rampa sul lato est della piazza  
n. 2 posti riservati sul lato ovest della piazza (di fronte al Broletto)
n. 2 posti riservati in via Bevilacqua (di fronte al Duomo Nuovo)
 
   
 
 
 

PIAZZA DELLA LOGGIA

Piazza della Loggia rappresenta il complesso architettonico rinascimentale di gusto veneto più armonico ed omogeneo della città, voluto dal podestà Foscari nel 1433 per creare un nuovo centro civico, simbolo del dominio veneto appena iniziato.
Sul lato ovest sorge l’edificio principale della piazza, il palazzo della Loggia (1492-1573), oggi sede del Municipio; sul lato sud si trovano il Monte Vecchio (1483-’89) ed il Monte Nuovo di Pietà (1596-1600) mentre il lato est della piazza è chiuso dal palazzo a Portici (1595) dove spicca la torre dell’Orologio (1540-’50) detta “I macc de le ure” per le due statue in bronzo che battono le ore. Nella volta sottostante la torre si trova il monumento alle Vittime della Strage del 28 maggio 1974 (vedi itinerario n. 3 della guida)

 

 
 
pavimentazione liscia - marciapiedi con rampa sui lati nord ed ovest della piazza  
rampe per accedere al centro della piazza sui lati nord e sud  
parcheggio in via XXIV maggio n. 1 posto riservato sul lato sud di Palazzo Loggia
n. 2 posti riservati in via XXIV Maggio
 
 
 
 

PIAZZA DELLA VITTORIA

Edificata fra il 1929 ed il ’32 radendo al suolo il quattrocentesco quartiere delle Pescherie, ormai fatiscente, che sorgeva su di un’area a ridosso delle antiche mura romane, la piazza fu disegnata dall’architetto Piacentini in perfetto stile dell’epoca fascista. A nord è sovrastata dall'imponente palazzo della Posta; ad ovest è occupata dal palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, affiancato dal torrione dell’INA. Sul lato opposto della piazza è l’arengario fasciato da nove bassorilievi del Maraini, dietro il quale spicca la Torre, in epoca fascista chiamata “della rivoluzione“, che dà accesso al Quadriportico (un tempo Loggia dei mercanti) progettato dal bresciano Tito Brusa. (v. itinerario n. 5 della guida)

 

 
 
pavimentazione liscia sui marciapiedi a raso o con rampa ai tre angoli d’accesso alla piazza  
scalinata sull’angolo nord-est della piazza  
pavimentazione molto sconnessa negli attraversamenti  
n. 2 posti riservati in via X Giornate (20 mt)
n. 2 posti riservati in via XXIV Maggio (10 mt)
 
 
 
 

PIAZZA DEL MERCATO

E’ una delle piazze cittadine più importanti e ricche di storia che fu fin dal ‘400 fulcro delle attività artigianali e commerciali come testimoniano i vari nomi che nel corso di secoli l’hanno contraddistinta: dei Rebotti (dal dialetto rebelòt = guazzabuglio), poi del Lino, quindi delle Erbe o dei Commestibili ed infine del Mercato. Caratterizzata dalla serie di case bottega (1547), sul lato sud, e dall’antistante Casa a portici (1558) disegnate dall'arch. Beretta e che ospitavano entrambe le botteghe a piano terra e le abitazioni nei piani superiori, la piazza è chiusa a sud dalla piccola chiesa di S. Maria del Lino (1608), disegnata dal Bagnadore e dal solenne ed imponente palazzo Martinengo Palatini (1675), dalle armoniose linee barocche. Di fronte all’edificio è l’antica fontana, rinnovata nel 1831 dal Donegani ed arricchita da una statua del Labus. (v. itinerario n. 6 della guida)

 

 
 
pavimentazione liscia e accesso a raso sul lato nord  
accesso con rampa sul lato est  
scalinata scalinata sull’angolo sud-ovest della piazza  
parcheggio n. 2 posti riservati in via X Giornate (50 m)  
 
 
 

PIAZZA BRUNO BONI

Questa piazza rappresenta il collegamento tra via Moretto e corso Zanardelli (la cosiddetta traversa del Gambero) teorizzato fin dall’’800, ma realizzato solo all’inizio del 2000. L’ampia parte meridionale, ricavata dove un tempo era il giardino di palazzo Bettoni Cazzago, il cui colonnato chiude oggi il lato ovest, è delimitata dal muro della chiesa dell’antico monastero di S. Maria Maddalena (XIV sec.), fondato dagli Umiliati di Gambara. Al centro della piazza il busto commemorativo di Bruno Boni, sindaco di Brescia dal 1948 al 1975, mentre a nord è la suggestiva corsia del Gambero che collega la piazza a corso Zanardelli. (v. itinerario n. 6 della guida)

 

 
 
pavimentazione liscia  
accesso con rampa sui lati sud ed est  
corsia del Gambero è in pendenza  
n. 2 posti riservati in via X Giornate (50 m)  
 
 
 

PIAZZA ARNALDO

La piazza è dominata dalla severa costruzione in pietra bianca del Mercato dei Grani (1820-23), edificato dall’architetto Vita per ospitare il commercio locale dei cereali; al centro della piazza sorge il monumento ad Arnaldo (1882), opera dello scultore Tabacchi, dedicato al frate riformista bresciano, arso vivo nel 1155 da Adriano IV (vedi itinerario n. 2 della guida)

 

 
 
la piazza non è zona pedonale ed i marciapiedi sono privi di rampe; consigliamo di restare sul marciapiede del lato ovest per godere della vista d’insieme della piazza.  
n. 4 posti riservati in Corso Magenta (100 mt)